Arci Solidarietà Bergamo/ Sostieni il progetto “La fascia sinistra del calcio”

Un piccolo lavoro dedicato a quello che probabilmente è lo sport più popolare del mondo visto attraverso le storie di personaggi o di situazioni che hanno come comun denominatore quello di avere un orientamento “politico” di sinistra e/o antifascista. Si parla di calciatori che hanno avuto un ruolo nella Resistenza come Bruno Neri, di personaggi politici come Ernesto Che Guevara ed Enrico Berlinguer, delle sorelle Boccalini e del Gruppo Femminile di Calcio, di scrittori come Albert Camus , della Makana Football Association costituita dai prigionieri politici in Sud Africa, del St. Pauli e altre storie.

Il calcio naturalmente vive visioni particolari e spesso viene strumentalizzato a fini politici tanto da poter essere equiparato alla religione come “oppio dei popoli” e, per questo motivo, “squalificato  da molti intellettuali di sinistra perché castra le masse e via la loro energia rivoluzionaria” come riportava Eduardo Galeano nel suo  favoloso libro “Splendori e miserie del gioco del calcio”.

Ma Galeano a questi critici e ad altri rispondeva ricordando come ad esempio la famosa squadra Argentino Juniors nacque chiamandosi Club Martiri di Chicago” in omaggio agli operai anarchici impiccati nel 1887, ma soprattutto ricordando l’elogio di Antonio Gramsci per il calcio rispetto allo scopone in un suo articolo del 1918 per “ll’Avanti “ di Torino  e a cui è dedicato il primo capitolo di questo libro.

Nel suo articolo “lo scopone e il football vi è un elogio al calcio, lascia intendere come lo sport rappresenti un modello di società e per questo può educare alla vita, rappresentando un momento di espressione di sé e di autentica libertà.
Naturalmente nei “Quaderni” scriverà anche  della possibile degenerazione causata allo sport dalla statalizzazione strumentale dello sport fatta dal fascismo. 

Ma il calcio, al di la delle sue evidenti contraddizioni, rimane un sport del popolo, quello sport che i proletari inglesi resero disponibile a tutti, anche attraverso l’avvento del professionismo, mentre nei suoi inizi, e parliamo del calcio moderno, era solo delle classi altolocate. 

Con questo progetto dunque arriveremo a scrivere un libro e e a produrre una mostra che ci mostra come calcio, passione e impegno sociale si siano spesso intrecciate e che ancora oggi lo possono fare

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